di Cathleen Owens
Gennaio 15 - Febbraio 20.2022
L’artista Cathleen Owens realizza la sua prima personale a Bologna negli spazi espositivi di TIST.
Your Own Good riflette sulla ricerca del benessere fisico, psicologico e spirituale attraverso l’utilizzo di dispositivi digitali nell’attuale società occidentale. Il vasto fenomeno ha avuto una vertiginosa crescita a partire dal primo lockdown con sempre più utenti confinati, connessi e in urgenza di sostegno, distrazione e rilassamento.
Cathleen Owens da vita a un ampio intervento performativo che risuona nella progettazione dell’intero ambiente, concepito con intento site-specific e site-sensitive. L’artista interpreta e indaga le numerose personalità che abitano i social media a cui affidiamo la ricerca del nostro benessere sotto la garanzia di una guarigione veloce, accessibile e possibilmente economica.
Il titolo Your Own Good gioca con le parole; trasforma il proprio benessere in benessere di proprietà e sottilmente suggerisce una riflessione sul sistema consumistico legato alla sfaccettata influenza della wellness industry nello spazio digitale che si nasconde sotto le promesse di una felicità in dieci lezioni e frasi motivazionali.
Negli spazi espositivi di TIST, l’artista Cathleen Owens crea un guru space articolato in due stanze adiacenti e pensato appositamente per l’individuo alla ricerca di temporaneo sollievo in tempi difficili.
L’utente entra in un primo ambiente progettato a richiamare una tipica sala d’attesa dove si incontra la prima video-performance dell'artista “Appearance as Nikole Etherium” realizzata in streaming sulla piattaforma Twitch.
La seconda stanza, l’ufficio personale della self-help guru da lei performata, viene raggiunta dopo un certo lasso di tempo. I minuti trascorsi creano un'associazione tra la fruizione delle opere negli spazi dell’arte e l’attesa della clientela presso un comune centro benessere. L’artista descrive questa attesa come un purgatorio, un passo necessario prima di entrare nel secondo intimo spazio.
Quest’ultimo raccoglie la serie di sei video “New Focus” su smartphone e tablet contenenti le performance di Owens nello spazio digitale dei social media nelle quali costruisce identità personali e aziendali di self-help e self-optimization. Ad accompagnare i video, ci sono poster e post-it alle pareti dalla tipica estetica aziendale con frasi motivazionali.
Gli ambienti creati da Cathleen Owens provocano una dissonanza tra le generiche aspettative attribuite ai centri benessere e l’atmosfera percepita. Il guru space è in stato d’abbandono, l’acqua del distributore è finita e mancano i bicchieri, le riviste risalgono a molto tempo addietro. Le sensazioni stridono e il conforto si trasforma in sconforto.
Il lavoro di Owens non mira a dare le risposte; diviene piuttosto una metafora della ricerca frenetica della felicità a cui siamo spesso soggetti.
Il progetto espositivo si completa con musiche ambient composte da Michele Tommasini.
a cura di Yulia Tikhomirova e Emilia Angelucci
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